FRANCESCO SCANDALE: TRANSITI DI VENERE

Solo parole e idee. Infondo non è che questo l’ inizio, il primo contatto con la materia teatrale, con il corpo e con il testo se esiste. Poi avviene qualcosa di molto forte, accade tutto velocemente, nascono delle tensioni…ritmo, sentimenti ed infine emozioni in un crescendo dirompente ed inarginabile. Avere il controllo di tutto ciò significa restituire la verità dello spazio. Quello che io chiamo lavoro è la costante ricerca della forma giusta, razionale, che sia la manifestazione e
l’ organizzazione visiva del giusto ritmo e del sentimento in forme geometriche.

E’ una verità assoluta, gran parte della vita reale sfugge ai nostri sensi, l’ idea che il palcoscenico sia un luogo dove possa apparire l’ invisibile ha un forte peso sulla nostra immaginazione, ci
condiziona molto. Ma secondo me, parlando di spazio è possibile scegliere un qualunque luogo e decidere che questo è un palcoscenico vuoto…"un uomo lo attraversa ed un altro osserva, se lo spazio è quello giusto, anche questo è sufficiente a creare un' azione teatrale".

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mercoledì 9 maggio 2012

TRANSITI DI VENERE

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